lunedì 18 novembre 2019

mater dolorosa


La figura della mater dolorosa è un archetipo che esprime un paradosso nella vita della donna, ma possiamo dire anche una contraddizione che suona come uno scandalo inaccettabile all’interno della vita stessa. La donna che dà la vita è anche destinata a soffrire non solo nel dare la vita al figlio, ma ancora e di più nel sapere che il figlio è destinato a soffrire e morire. Eppure ella non può dire che ‘fiat’, al pari di Maria, archetipo divino, piegandosi al mistero della vita e della morte.



due famosi esempi della nostra cultura occidentale:
Kerényi (in Gli Dei della Grecia p. 205) descrive la tragedia di Niobe, una madre primordiale e archetipica della mitologia greca.
«Niobe appariva in Beozia come sposa di Alalcomeneo (l’uomo primordiale) e quindi madre primordiale degli uomini […]
Gli altri racconti nei quali non si diceva che Niobe fosse stata la prima moglie e la madre degli antenati delle stirpi greche, parlavano del gran numero dei suoi figli e della sua rivalità con la dea Leto che aveva partorito soltanto la coppia dei fratelli Apollo e Artemide. Una volta Leto e Niobe erano state molto amiche – così diceva la nostra grande poetessa Saffo. Al tempo di quell’amicizia certo non vi era separazione tra gli dei e gli uomini. 
Altra madre dolorosa del mondo greco è la dea della terra, conosciuta sotto il nome di Demetra. La sua sovranità sulla vita nascente si ricollega a quella sulla morte, perché quanto ella partorisce ritorna nuovamente al suo grembo materno.


archetipo della vita    Maria Pia Rosati in "atti del Convegno Figure archetipali- tracce sui sentieri dell'uomo- Bracciano 3-4 ottobre 2009



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