La tragedia classica
giovedì 25 febbraio 2021
Riprendiamo gli incontri!
cari tutti,
visto il protrarsi della difficile situazione abbiamo deciso di portare avanti il corso e abbiamo organizzato gli ultimi due incontri su piattaforma on line.
Sarete, dunque, invitati tramite link a partecipare ai seguenti incontri:
il 23 marzo 2021, ore 16:00 Francesco CARPANELLI: Euripide: Cosmopolitismo e crisi delle ideologie in Euripide (dalle Troiane alle Baccanti)
il 21 aprile 2021, ore 16:00 Ermanno MALASPINA: Politica e potere nelle tragedie di Seneca
Per quanto attiene alle rappresentazioni classiche a Siracusa, siamo in possesso dei voucher dei biglietti degli spettacoli ma, ad oggi, l'INDA non ha reso noto se e quando metteranno in scena gli spettacoli.
giovedì 14 maggio 2020
sospensione delle rappresentazioni classiche a siracusa
In conformità del D. P. C.M.del 26 aprile 2020, sono state sospese le rappresentazioni classiche della Fondazione Istituto nazionale del dramma antico, in programma dal 28 maggio al 5 luglio nel Teatro Greco di Siracusa.
Quanto verrà comunicato il nuovo calendario della Stagione 2020, che resta in via di definizione.
Secondo le nuove disposizioni, anziché il rimborso in denaro, sarà possibile ricevere un buono dell’importo corrispondente ai biglietti acquistati per gli spettacoli annullati.
Di conseguenza, i titolari di un biglietto di ingresso, per gli spettacoli programmati dall’8 maggio al 5 luglio 2020 e annullati per causa di forza maggiore, potranno richiedere un buono, di pari importo al titolo di acquisto, per assistere agli spettacoli della prossima stagione 2021.
Vi comunico che ho già avviato la procedura per la richiesta dei voucher. appena mi saranno inviati vi contatterò.
cari saluti
emilia
mercoledì 27 novembre 2019
Programma del corso
7 incontri, ore 21 in presenza + 15 ore di lavoro “in classe”:
2 dicembre 2019, ore 15-18: Piero BOITANI: Introduzione alla tragedia
16 dicembre 2019, ore 15-18: incontro con Cristina RICCATI, organizzatrice del campus Teatro Siracusa in collaborazione con INDA, Innovazione nella rappresentazione del teatro classico a Siracusa: Elena e Troiane (Siracusa 2019)
22 gennaio 2020, ore 15-18: Francesco CARPANELLI: Eschilo: miti e segreti nel corpus eschileo
12 febbraio 2020, ore 15-18:Francesco CARPANELLI: Sofocle: la paideia tragica ad Atene e le Nuvole di Aristofane
7 aprile 2020, ore 15-18: Francesco CARPANELLI: Euripide: Cosmopolitismo e crisi delle ideologie in Euripide (dalle Troiane alle Baccanti)
22 aprile 2020, ore 15-18: Ermanno MALASPINA: Politica e potere nelle tragedie di Seneca
8 giugno 2020, ore 15-18: Confronto e chiusura dei lavori
Opzione Siracusa: è prevista la possibilità di assistere agli spettacoli di Siracusa (Euripide, Le Baccanti, Ifigenia in Tauride) tra il 30 maggio e il 2 giugno. Il viaggio sarà organizzato in modo da consentire una lezione presso il parco archeologico di Siracusa e una presso il Museo archeologico regionale Paolo Orsi, nonché un incontro tecnico sulle rappresentazioni cui si assisterà. Le modalità organizzative saranno comunicate a inizio corso. La partecipazione corrisponderà a 14 ore di lezione; per coloro che non parteciperanno sarà previsto un lavoro di autoformazione sui medesimi contenuti
martedì 26 novembre 2019
Luca Ronconi e gli spettacoli di Siracusa
“M’impressiona - sono le parole del regista - il suo rapporto fortissimo con la contemporaneità, la sua attualità infinita. Nella storia del teatro esistono,
secondo me, solo due grandi momenti, quello greco e quello barocco. Il resto non è che una serie di
dosaggi di quelle due forme perfette, originali e assolute. Quando il teatro diventa drammaturgia del
soggetto la cosa si fa povera. Il che non significa che non sia bella. Tre sorelle di Cechov è un testo
magnifico, ma paragonato alle Baccanti è teatro della povertà. E non teatro del respiro, dell'energia
possente”.
.
Ronconi propone nel 2002 per conto dell' INDA e grazie alla coproduzione con il Piccolo Teatro di Milano una trilogia formata, insolitamente, da due tragedie, Prometeo
incatenato di Eschilo e Baccanti di Euripide, e una commedia, Rane di Aristofane.
Nel Prometeo tutti i personaggi sono figure divine
o semidei, e gli uomini sono evocati solo come destinatari del dono della tecnica fatto da Prometeo,
portatore del fuoco. Ma più che della liberazione di Prometeo, si parla della fine di Zeus, del
crepuscolo degli dei. Baccanti si svolge in una città (una di quelle a cui Prometeo ha fatto il suo
dono) alterata e distrutta da un dio che però non ha più niente di olimpico (gli dei di quel tipo sono
morti). In Rane il protagonista è lo stesso di Baccanti, Dioniso, che è anche nume di riferimento del
teatro: dai temi politici e religiosi si passa a quelli estetici e culturali. È la vendetta del genere
comico affidata alla lotta tra due tragici, Eschilo e Euripide, autori di Prometeo e Baccanti. C’è,
ancora una volta, una città: l'Ade in cui Dioniso compie il suo viaggio ne è una metafora. È regno
dei morti che specchia il mondo vivo, con situazioni legate alla realtà terrena, con gli stessi politici
corrotti.
Conversazione con Luca Ronconi Intervista dal programma di sala (Prometeo)
Qualche recensione critica sulle rappresentazioni siracusane del 2002
Bibliografia/sitografia:
L. Bentivoglio, Il Teatro Greco si fa in tre, in La Repubblica, 9 aprile 2002
lunedì 25 novembre 2019
Luca Ronconi e gli spettacoli di Siracusa (Laboratorio)
workshop
1. Prometeo : la ribellione dell' uomo contro Dio
2. Prometeo : ripresa del mito nelle culture moderne
3. Prometeo a teatro: ieri, oggi,...domani?
4. Prometeo : intervista ad un eroe caduto a partire dal testo eschileo
5. Prometeo : l'evoluzione del genere umano e il rapporto tra natura e cultura attraverso i discorsi del Prometeo di Eschilo
1. Prometeo : la ribellione dell' uomo contro Dio
2. Prometeo : ripresa del mito nelle culture moderne
3. Prometeo a teatro: ieri, oggi,...domani?
4. Prometeo : intervista ad un eroe caduto a partire dal testo eschileo
5. Prometeo : l'evoluzione del genere umano e il rapporto tra natura e cultura attraverso i discorsi del Prometeo di Eschilo
domenica 24 novembre 2019
il teatro di Siracusa
Il teatro di Siracusa è
sicuramente tra i più noti del mondo antico: opera dell’architetto Damocopo
detto Mirylla è situato all'interno del Parco archeologico della Neapolis,
sulle pendici sul lato sud del colle Temenite. Sebbene la costruzione risalga probabilmente al 238 e il 215 a.C., il teatro fu sottoposto a interventi di ristrutturazione nel III secolo
a.C. , forse ai tempi di Gerone II, e subì ulteriori modifiche nella prima età
augustea, quando la cavea venne modificata in forma semicircolare, tipica dei
teatri romani, anziché a ferro di cavallo e furono realizzati i corridoi che
permettevano l'accesso all'edificio scenico. La stessa scena venne ricostruita
in forme monumentali con nicchia rettangolare al centro e due nicchie a pianta
semicircolare sui lati, nelle quali si aprivano le porte sceniche. Fu inoltre
scavata una nuova fossa per il sipario, con la sua camera di manovra. In epoca
tardo-imperiale si ebbero altre consistenti modifiche, destinate ad adattare
l'orchestra a giochi acquatici e fu probabilmente arretrata la scena.
Del teatro è conservata la parte scavata nella roccia del
colle Temenite, mentre parte della cavea ed i monumentali resti della scena di
età romana sono andati perduti, forse a causa del riuso dei blocchi e da parte
degli Spagnoli che se ne sarebbero serviti per realizzare le fortificazioni di
Ortigia tra il 1520 ed il 1531.
La cavea del teatro è di
grandissime dimensioni, uno dei più grandi del mondo greco, con 67 ordini di
gradini interamente scolpiti nella roccia ed è divisa in nove cunei da otto
scalette ed in senso orizzontale, a metà circa, da un corridoio (diàzoma) che
la divideva in due settori. Sulla recinzione sono incisi in corrispondenza dei
cunei nomi di divinità (Zeus Olimpio, Eracle) e di membri della famiglia reale
(lo stesso Gerone II, sua moglie Filistide, la nuora Nereide). Alla sommità della cavea, nel settore
occidentale, era un portico a “L” di cui rimane visibile una banchina, tagliata
nella roccia, riferibile alla fondazione del colonnato frontale. Sono visibili
inoltre lembi della pavimentazione in cocciopesto e fori per travi. Tipica
caratteristica dei teatri greci è anche la valorizzazione della visione
panoramica, cui il teatro di Siracusa non doveva essere esente, offrendo la
visione dell'arco del porto e dell’isola di Ortigia.
sabato 23 novembre 2019
Istituo Nazionale Dramma Antico
Nel 1913 il conte Mario Tommaso Gargallo, con l’intento di ridare vita al dramma antico
e consegnarlo a punti di vista sempre differenti, decise di promuove il teatro antico con un primo ciclo di spettacoli classici (inaugurato il 16 aprile 1914 con Agamennone di Eschilo). Sebbene l'avvento della prima guerra mondiale determinò un brusco arresto al progetto, nel 1921 il teatro riprese la sua attività con le Coefore di Eschilo con una eco così forte da portare a Siracusa Filippo Tommaso Marinetti.
Sarà solo nel 1925 però che, con regio decreto n.1767, a seguito dell'entusiasmo provocato in Mussolini della visione de I sette a Tebe e Antigone, messe in scena nel 1924, nacque l'Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa. Nel 1927 viene rappresentata anche per la prima volta una commedia, Le Nuvole di Aristofane.
Sin dai primi anni, l'INDA non ha limitato la propria attività al solo Teatro Greco di Siracusa, dal momento che fin dal 1929 la sfera di competenza dell'Istituto era stata estesa a tutto il territorio nazionale.
Altra importante attività legata all'Inda è l'accademia d'arte del dramma antico, una scuola di Alta formazione teatrale tra le più prestigiose in Italia.
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